Benvenuti nella Tuscia Viterbese, chiamata così per via dei popoli Etruschi che vivevano nel Nord del Lazio. L'arae presenta un'importante eredità storica e artistica, delle tradizioni antiche, e integra una natura distinta con la gastronomia unica ed una calorosa ospitalità. Mare, colline e laghi, questa è l'essenza della Tuscia, una regione da visitare alla ricerca della storia, la natura, il buon cibo ed il vino, piena di pittoresche cittadine antiche ricche in castelli, palazzi e feste. La Tuscia copre un'area di 3,612 km2 nel Nord del Lazio. Al Nord confina con la Toscana, al sud con la provincia di Roma, a est con l'Umbria e la zona Sabina del Lazio, e ad ovest con il Mar Tirreno. Caratterizzata da colli di varia altezza ( Monti Cimini a cui appartiene il picco più alto in zona (1053 m.) Monti Volsini, Monte Rufeno, due magnifici laghi vulcanici ( Bolsena e Vico ) vaste pianure ( Maremma Viterbo) e anche delle zone termali ( aque solfuriche ). Negli anni, l'ambiente non è stato sottoposto a delle modifiche particolarmente invasive e oggi può vantare molte riserve naturali ed aree protette.
Il Tour avrà il seguente programma:
1) Palazzo dei papi: l Palazzo dei Papi di Viterbo è, insieme al Duomo di Viterbo, il più importante monumento storico della città. Esso fu eretto nella forma attuale ampliando il palazzo sede della Curia Vescovile della città allorché papa Alessandro IV (1254 – 1261, papa dal 1254), a causa dell'ostilità del popolo e della borghesia, capitanata dal senatore Brancaleone degli Andalò, trasferì la sede della Curia pontificia nel 1257 a Viterbo. Il Palazzo è una costruzione massiccia che, dal lato opposto alla piazza, strapiomba con possenti contrafforti sulla valle di Faul. Esso termina alla destra con la imponente Sala del Conclave, che si affaccia sulla piazza con sei finestre bifore sormontate da altrettante a feritoia (la stessa struttura si presenta dal lato opposto, sulla valle Faul). L'accesso alla sala avviene dalla piazza tramite un'ampia scalinata, terminata nel 1267, che conduce ad un portale con volta a tutto sesto, sormontata dallo stemma di San Bernardino e da una mensola reggente la statua di un piccolo leone. Fra il colmo dell'arco del portale e la mensola è posta, incorniciata, una lapide quadra in memoria di Raniero Gatti. |
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2) Quartiere San Pellegrino: Vero gioiello di contrada duecentesca, conserva pressoché integro il suo aspetto medioevale; le piazzette, le viuzze, le torri, gli archi, le case con i caratteristici profferli (le scale esterne) creano un ambiente straordinariamente pittoresco, alla cui suggestione è difficile sottrarsi. Centro del quartiere è la piazzetta di S. Pellegrino, con la chiesa del Santo e l’austero Palazzo degli Alessandri. Fontana Grande, eretta nel XIII sec. e successivamente restaurata, è la più famosa e forse la più bella delle numerose tipiche fontane viterbesi a tazze sovrapposte (Fontana dei Leoni, Fontana della Morte). Si tratta del quartiere medievale più caratteristico e conservato d'Italia, vero gioiello di contrada duecentesca. Dalla torre che sovrasta la romanica chiesetta di San Pellegrino, si gode una visione suggestiva e di grande interesse storico-urbanistico. |
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3) Palazzo dei Priori: La costruzione originaria risale al 1263, nel '400 venne creata l'attuale facciata con il colonnato. All'interno un cortile a giardino con loggiato del 1682 con elegante fontana barocca (Fontana del Palazzo dei Priori) ed una splendida vista. Lo scalone conduce alla Sala del Consiglio affrescata in chiaroscuro da Teodoro Siciliano nel 1558 con personaggi favolosi dei Paleologi, Imperatori di Costantinopoli, ritenuti assurdamente di origine Viterbese, e alla Sala Magna (o Regia) con affreschi di Baldassarre Croce del 1592, con personaggi mitici e storici legati alla storia della città. Seguono la Sala della Madonna con affreschi sui miracoli della Madonna della Quercia, la Sala Rossa e la Cappella del Magistrato.
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4) La chiesa e la mummia di Santa Rosa: Questa Chiesa fu eretta per volere del vescovo cittadino a metà '800 in luogo di un tempio delle monache Clarisse. Verso la metà del Trecento il tempio fu dedicato a quella che divenne la santa patrona di Viterbo. La decorazione dell'edificio fu commissionata a Benozzo Gozzoli, che a metà '400 realizzò un cliclo di affreschi raffiguranti episodi della vita della Santa. Ma, in seguito ai lavori di modifica e ingrandimento della chiesa intrapresi due secoli dopo, l'opera di Gozzoli andò perduta. La ricostruzione ottocentesca della Chiesa prese spunto dalla struttura rinascimentale della chiesa di S. Maria delle Fortezze, per innestarvi elementi neoclassici. L'edificio, interamente realizzato in peperino, fu completato nel 1913 dall'architetto Foschini, che aggiunse una cupola nuova, più grande e rivestita di maioliche, però non più visibili. La Chiesa si trova a pochi passi dalla casa dove la Santa nacque e morì. All'interno della chiasa, adagiata in una cripta di vetro, si può vedere La mummia di Santa Rosa. Questa svela un nuovo segreto di se': il corpo della giovane, che precedenti analisi avevano giudicato essere quello di una ventenne, porta i segni di un'embolia che probabilmente e' stata la causa della sua morte. |
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5) Basilica della Santa Maria Maggiore: Alle pendici del Colle San Pietro, costruita sui resti di un tempio pagano, c’è la cattedrale di Santa Maria Maggiore. Originariamente con pianta a T, nel XII secolo fu modificata fino a raggiungere l'aspetto romanico di basilica a tre navate. E’ curiosa la posizione del suo campanile mozzo, che incombe sulla facciata. All' interno potete ammirare un Grande Giudizio Universale attribuito ai fratelli Gregorio e Donato D'Arezzo, ma anche strane raffigurazioni fantastiche tratte probabilmente da bestiari medioevali. |
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6) Chiesa di San Pietro: La chiesa di San Pietro di Tuscania è un gioiello dell’arte romanico–lombarda. Posta sulla sommità dell’omonimo colle, affiancata da due alte torri di avvistamento, mostra tutto il suo fascino quando la sua facciata ed il suo bianco rosone appaiono al visitatore che si volge sul cortile, arricchito da sarcofagi etruschi. Il colle di San Pietro è stato la sede dell’antica città etrusca e non è escluso che l’attuale basilica fu fondata nell’VIII secolo sui resti di un tempio pagano ( tutt’intorno sono evidenti le rovine dell’acropoli etrusco – romana ) e subì varie trasformazioni architettoniche nel corso dei secoli. Nell’XI secolo furono rifatte le navate laterali, le absidi e la cripta e successivamente la navata centrale fu allungata di due arcate verso l’ingresso. Anche la facciata ha avuto diversi momenti realizzativi: le parti laterali vennero costruite nel XII secolo ed agli inizi del secolo successivo fu realizzato il corpo verticale centrale, sporgente di circa un metro rispetto alle parti laterali. In quel periodo il colle divenne una rocca fortificata. Sorsero così intorno alla chiesa e all’adiacente palazzo episcopale alcuni torri di difesa, due delle quali fanno ancora parte dell’imponente spettacolo scenografico ed una terza, mozzata, si trova di fronte alla facciata, fuori dal recinto. |
* Questo tour ha la durata di circa 6 - 8 ore, quindi ideale per tutte le situazioni, sia per i crocieristi che per i clienti di alberghi o agenzie.
Il Tour avrà il seguente programma:
1) I clienti verranno prelevati all'orario e posto prestabilito.
- Mattino (Viterbo):
2) Palazzo dei papi.
3) Quartiere San Pellegrino.
4) Palazzo dei priori
5) La chiesa e la mummia di Santa Rosa.
- Pomeriggio (Tuscania):
6) Basilica della Santa Maria Maggiore.
7) Chiesa di San Pietro.
Van:
1-8 passeggeri = € 350,00
Minibus:
Da 1 a 11 passeggeri = 440 €
Da 11 a 17 passeggeri = 40 € ciascun passeggero
* I prezzi indicatii si intendono con partenza e arrivo dalla città di Tarquinia o Civitavecchia.