Tarquinia & Vulci

Tarquinia:

La città di Tarquinia ( Tarquinii in latino e Tarch(u)na in etrusco derivante da quello del mitico Tarconte ) fu uno dei più antichi ed importanti insediamenti della dodecapoli etrusca In rapporto con Roma fin da epoca molto antica, diede a questa città la dinastia dei re Etruschi ( Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo ) che svolse un ruolo di primaria importanza nella storia della città latina (fine del VII e VII secolo a.C. ). Tarquinia entrò più volte in guerra con Roma e da questa fu infine sottomessa dopo la battaglia di sentino all'inizio del III secolo a.C. nel 295 a.C.. Da allora Tarquinii fece parte dei territori romani nella Regio VII Etruria. Nel V secolo passò sotto il regno romano-gotico di Teodorico. Nella prima metà del VI secolo si trovò coinvolta nella guerra gorica e nella seconda metà del secolo entrò a far parte del longobardo ducato di Tuscia. Nella seconda metà dell' VIII la Tusciafu prima acquisita ai domini carolingi e poi donata al pontefice come parte del neo-costituito Stato della Chiesa. Probabilmente già a partire dal VI secolo si ebbe l'iniziale graduale spopolamento dell'abitato etrusco-romano, che andò accentuandosi in età medievale, per poi completarsi nel tardo medioevo, quando la città antica si era ridotta a poco più di uncastello fortificato. A partire dall'VIII sec. d.C., su di un colle contiguo alla città antica, ma in vista del mare, è attestata la presenza di una rocca detta Corgnetum o Cornietum. Tra la fine del X e gli inizi dell' XI secolo, nei documenti troviamo nominato un Corgitus (dal 1004) o Torre di Corgnitu ( dal 939 ). Da questo piccolo primo nucleo si svilupperà, nei secoli XI e XII, il centro medievale di Corneto. Nel 1144 Corneto divenne libero comune italiano stipulando patti commerciali con Genova ( nel 1165 ) e con Pisa ( nel 1177 ). Nel XIII secolo resistette validamente all'assedio dell'imperatore Federico II.. Si oppose anche alle mire della Chiesa, ma la città fu infine ridotta all'obbedienza dal cardinale Egidio Albornoz ( 1355 ) e da quel momento, anche se con brevi interruzioni, rimase stabilmente allo Stato Pontificiocondividendone le vicende. Nel 1435 Papa Eugenio IV la elevò Corneto al rango di civitas e di sede vescovile. Nel 1854 la diocesi di Corneto fu unita aeque principaliter alla diocesi di Civitavecchia. Nel 1986 le diocesi furono pienamente unite nella diocesi di Civitavecchia - Tarquinia

Vulci:

Al Parco Naturalistico Archeologico i visitatori possono ammirare gli scavi archeologici dell’antica metropoli etrusco-romana di Vulci, le nobili tombe etrusche, i reperti esposti nel Museo Nazionale Archeologico, il tutto immerso in una Natura dai tratti incontaminati, che offre colori, suoni ed emozioni sempre diverse… Il canyon formato dalla scura roccia vulcanica scolpita dalle acque del Fiora; il pianoro popolato dalle maestose vacche maremmane e da cavalli bradi; la rigogliosa vegetazione lungo le sponde del fiume, rifugio per cinghiali, lepri, istrici e, a Primavera, il cielo colorato dai tanti arcobaleni dei gruccioni. I visitatori possono scegliere di ammirare la Natura e la Storia di Vulci passeggiando con tranquillità lungo uno dei Percorsi segnalati: il percorso breve (km.2,300), il percorso completo ( Km.3,500 ) il percorso natura ( km 1,500 ),che consentono di visitare gli scavi archeologici della città etrusco-romana senza perdere il Laghetto del Pellicone, “tappa obbligata” di ogni percorso. A pochi minuti di macchina dalla Biglietteria del Parco, attraversato il Fiora,  si trovano il suggestivo Ponte della Badia ed il Museo Nazionale Archeologico del Castello della Badia ( il museo è statale ed è chiuso il lunedì). Sempre sulla sponda opposta del Fiora, si trova  la Necropoli Orientale, con la Tomba François, la Tomba delle Iscrizioni ed il Tumulo della Cuccumella. Per la visita delle tombe è necessaria la guida: la prenotazione  si effettua telefonando entro le 48h dalla data richiesta allo 0766.879729 – 0766.89298. In alternativa,  il Parco organizza -dalla Primavera - delle visite guidate alla Necropoli Orientale secondo un calendario di eventi pubblicato inagenda ( in questo caso la prenotazione è necessaria solamente per i gruppi ). Oltre all'accompagnamento didattico alla Necropoli Orientale, il Parco organizza visite guidate agli scavi della città etrusco-romana, al Museo Nazionale Etrusco e al percorso di Archeotrekking, e laboratori didattici per le scuole. A partire dalla Primavera e per tutta l'Estate il Parco organizza un calendario di eventi, che comprende visite guidate in notturna,  passeggiate a cavallo, attività sportive, tiro con l'arco, escursioni sensoriali, canoa ecc., secondo il calendario in agenda. Alla “Locanda del Parco”, il punto di ristoro interno al Parco, si possono assaporare i piatti della tradizione maremmana.

 

Il tour avrà il seguente programma:

1 ) Necropoli etrusca:

Si estende per circa 750 ettari, è una delle più importanti tra quelle conosciute essendo ricca di tombe a camera con decorazioni pittoriche. L'uso di decorare le camere sepolcrali non è prerogativa della città di Tarquinia, ma è solo qui che il fenomeno raggiunge dimensioni tali da costituire un'importante testimonianza dell'evoluzione della civiltà etrusca dal VII al III secolo a.C. Sino ad oggi si conoscono circa 200 sepolcri con pitture o tracce di pitture che ritroviamo esclusivamente nelle dimore funebri degli aristocratici. Le immagini che vi sono riprodotte tendono a ricostruire intorno alla figura del defunto scene che si riferiscono alla sua vita quotidiana, quasi a voler sottolineare, riflettendo una credenza comune a tutti i popoli primitivi, la continuità della vita oltre la morte. Sono attualmente visitabili complessivamente 14 tombe: Tombe del Cacciatore, dei Giocolieri, della Pulcella, Cardarelli, della Fustigazione, Fiore di Loto, delle Leonesse, dei Gorgoneion, dei Caronti, dei Leopardi, delle Baccanti, della Caccia e Pesca, 5513 e 5591.

Info: Clicca qui!

2) Museo etrusco:

Autentico capolavoro architettonico del Rinascimento con elementi in stile gotico e catalano, venne realizzato per volontà dei Cardinale Giovanni Vitelleschi tra il 1436 ed il 1439 su progetto di Giovanni Dalmata. II palazzo appartenne alla nobile famiglia, senz'altro la più insigne tra quelle che, tra alterne vicende, dominarono la vita politica, economica, sociale e religiosa di Cometo, sino al XVII secolo, allorché, ritiratisi definitivamente a Roma, gli ultimi eredi posero in vendita tutti i loro beni. Il palazzo venne posto all'asta nel 1892, a seguito del fallimento dell'ultimo proprietario, il Conte Soderini, e comprato dal Comune che in seguito lo cedette allo Stato. Attualmente ospita il Museo Nazionale Etrusco, considerato tra i più importanti d'Italia. Il portone principale sulla piazza Cavour immette in un arioso cortile a pianta trapezoidale il cui lato di fondo e quello destra sono caratterizzati da un porticato a duplice ordine ad arco acuto con decorazioni bicrome in macco e nenfro.

Info: Clicca qui!

3) Centro storico:

La città attuale conserva, uno spiccato carattere medievale, accentuato dalle numerose torri dalle mura e da parecchie chiese. Fra queste la più grandiosa e importante è Santa Maria di Castello in cui si notano influssi lombardi e cosmateschi. In altre chiese, come quella di San Giacomo, o quella della Santissima Annunziata, si notano influssi arabi e bizantini. Compongono il più caratteristico scenario medievale della città i resti del palazzo dei Priori, alcune torri e la chiesa di San Pancrazio: qui, come nelle chiese dedicate a San Francesco e a San Giovanni, le forme gotiche si innestano su quelle romaniche. Il grandioso palazzo Vitelleschi iniziato nel 1436 e completato in eleganti forme rinascimentali verso il 1480-1490 è sede del Museo nazionale tarquiniese. Al Rinascimento appartengono anche gli eleganti affreschi di Antonio del Massaro (detto "il Pastura") nel coro del duomo e quelli di autore ignoto nel palazzo Vitelleschi. Da visitare: Maria in Castello **, Fontana Nuova, Palazzo Comunale, Chiesa di S. Francesco, Panoramica.

4) Parco naturalistico e archeologico:

Il Parco di Vulci propone la possibilità di scegliere tra vari itinerari, che porteranno alla scoperta della cultura etrusca e romana, tramite l’osservazione di antichi tempi, dedicate alle storiche divinità, antiche ville ed abitazioni, i santuari e le necropoli, con tombe affrescate. A fianco del Parco dedicato al periodo etrusco e romano della Tuscia, sorge il Museo Archeologico, una interessante esposizione di reperti rinvenuti nell’area adiacente, ospitata all’interno dei locali del Castello dell’Abbadia, risalente al IX secolo, al quale si affianca per altro un antichissimo ponte etrusco, facente riferimento al III secolo a.C. La bellezza di Vulci è inoltre aumentata dalla presenza dell’Oasi del WWF, una riserva protetta che si articola attorno al corso del fiume Fiora coprendo una superficie di 295 ettari, si tratta di un’area umida e palustre, habitat naturale per molte specie animali, tra le quali vogliamo citare l’airone cinerino, il germano reale, e la lontra, molto rara, interessante è la vegetazione dell’area protetta, con salici e pioppi.

Info: Clicca qui!

* Questo tour ha la durata di circa 8 ore, quindi ideale per tutte le situazioni, sia per i crocieristi che per i clienti di alberghi o agenzie.

Il Tour avrà il seguente programma:

1) I clienti verranno prelevati all'orario e posto prestabilito.

- mattina (Tarquinia):

2) Necropoli etrusca

3) Museo etrusco

4) Centro storico

- pomeriggio (Vulci):

5) Parco naturalistico e archeologico
   - Lago

 

Van:
1-8
passeggeri = 350

Minibus:
Fino a 11 passeggeri = 440
Da 12 a 17 passeggeri = 40 ciascun passeggero



* I prezzi indicatii si intendono con partenza e arrivo dalla citta di Tarquinia o Civitavecchia.

** La visita interna alla Chiesa di S.Maria in Castello e la Torre ( e 5 tombe chiuse al pubblico ) è possibile solo con il servizio guida. Clicca qui